Abstract

Il progetto di ricerca intende studiare la disciplina giuridica dei beni culturali interclusi sotto tre profili: quello della conservazione, dell’accessibilità e della valorizzazione. Il progetto di ricerca coinvolge tre operatori della filiera culturale e creativa regionale, quali soggetti gestori di siti UNESCO: il Comune di Siena, quello di San Gimignano e il Parco della Val d’Orcia. Con l’espressione beni culturali interclusi si intende indicare una pluralità di beni culturali. Da un lato quei beni culturali pubblici, la cui accessibilità passa da terreni di proprietà privata e la cui diffusione è collegata al progressivo fenomeno del frazionamento della proprietà fondiaria; dall’altro alcuni beni culturali privati che meriterebbero una fruizione collettiva. Di essi tutti non esiste, ad oggi, una definizione normativa. Per fare solo degli esempi di beni culturali interclusi: a) Comune di Siena: le valli verdi, i bottini, le fonti e le mura medievali; b) Comune di San Gimignano: le mura medievali e la Torre Campatelli; c) Parco della Val D’Orcia: il Romitorio di Pienza, l’acquedotto di Vivo D’Orcia, la Chiesa dell’Ermicciolo, la Rocca d’Orcia, il castello di Ripa D’Orcia, la Cappella di Vitaleta. Il progetto ha l’obiettivo di proporre modelli giuridici concreti ed operativi per la conservazione di questi beni tramite strumenti di partenariato tra il pubblico e il privato e costruire un sistema di convergenze che consenta di rileggere, anche in una prospettiva costituzionale, la disciplina della proprietà pubblica e privata. Il progetto intende verificare se partendo dalla distinzione tra proprietà e valore, sia possibile rintracciare una connotazione collettiva del valore e se possa essere utile in punto di qualificazione giuridica la costruzione e la utilizzazione di una specifica categoria di beni giuridici e di nuove forme di accessibilità per il godimento di tali beni. La valorizzazione dei beni culturali interclusi deve sollecitare anche una riflessione che coinvolga i contratti del turismo. La valorizzazione verrà studiata, però, non solo per il singolo bene culturale intercluso ma anche per la destinazione turistica nella quale si trova il bene: alcune aree sono affette da spopolamento con perdita di servizi essenziali, altre subiscono, invece, una progressiva massificazione del turismo. Si analizzeranno, a proposito, nuove forme di ospitalità, quali ad esempio, l’albergo diffuso e il borgo-albergo.

Ambito Applicativo

Cultura e beni culturali

Anno di Pubblicazione

2019

Bando

Progetti di Alta Formazione attraverso l’attivazione di Assegni di Ricerca in ambito culturale (Bando assegni di ricerca anno 2019)

Descrizione Bando

Progetti di ricerca in collaborazione fra Università/Enti di ricerca e altri soggetti pubblici o privati con l’obbiettivo di sostenere percorsi di alta formazione che integrino le conoscenze teoriche con le competenze realizzate in specifici contesti d’esperienza.

Università, Ente o Capofila Progetto

Università degli Studi di Siena

Dipartimento / Istituto

Dipartimento di studio aziendali e giuridici (DISAG)

Acronimo

BCI-CAV

Numero Assegni / Borse

1

Contributo Erogato

30.800,00 €

Cofinanziamento %

45%

Durata in mesi

24 mesi

Codice Priorità Tecnologica

T.4.6

Codice Missione Strategica

IIS_2