Si chiama Tour4Eu (Tuscan Organisation of Universities and Research for Europe) l’associazione costituita nei giorni scorsi a Bruxelles dalla Regione Toscana insieme ai sette atenei toscani, con l’obiettivo di promuovere gli interessi del sistema della ricerca toscana in Europa e aumentare i fondi europei in arrivo al sistema universitario della Toscana.
“Verrà messa una persona a fare il monitoraggio dei bandi e a tenere i rapporti con i settori dell’Ue che si occupano di queste tematiche”, ha annunciato il presidente della Toscana, Enrico Rossi. “Questo rapporto con l’Ue – ha sottolineato – oltre ad aumentare le disponibilità economiche e le relazioni con gli altri atenei fuori dall’Italia, servirà anche a rafforzare una mentalità europea. L’Europa non è solo un posto a cui ci si rivolge per avere i fondi ma un modo di pensare. Il consorzio avrà sede presso la rappresentanza della nostra Regione a Buxelles, per favorire il sistema universitario toscano in rapporto a Horizon 2020 e ai fondi che ci auguriamo vengano potenziati per il prossimo settennato”.
Tour4Eu sarà anche un punto di riferimento fondamentale per le politiche di mobilità e cooperazione transazionale a supporto dei programmi di ricerca delle università. Contribuirà infine a promuovere sinergie tra Regione, il mondo delle imprese e le Università, favorendo le strategia di ‘smart specialisation’ e il consolidamento dell’ecosistema regionale per l’innovazione e la cooperazione.
“La ricerca toscana va piuttosto bene, oggi riusciamo già a ottenere circa l’8-10% dei finanziamenti che arrivano in Italia. E’ un buon successo”, ha sottolineato la vice presidente e assessore alla ricerca della Toscana, Monica Barni. Si tratta di circa 30 milioni di euro l’anno e l’intenzione è aumentare questa cifra. All’iniziativa hanno preso parte sette atenei toscani: Università di Firenze, di Pisa, di Siena, Università per stranieri di Siena e Scuola, Imt Alti Studi Lucca, Scuola Normale Superiore e Scuola Superiore Sant’Anna.
La giornata di lancio di Tour4Eu a Bruxelles è stata anche l’occasione anche per presentare Toscana Open Research, l’osservatorio e portale per la ricerca e l’innovazione tenuto a battesimo a novembre e già diventato un esempio di buona pratica per il resto d’Italia. Di fatto è un piattaforma che mette a disposizione in formato aperto i dati sul sistema regionale della ricerca, utilizzabili a seconda delle necessità da parte di tutto il sistema economico e sociale: uno strumento utile per chi amministra e deve programmare, per chi è in cerca di idee, sinergie e collaborazioni.