Abstract
La Toscana ha avuto un ruolo storico fondamentale nella formazione dell’Egittologia. A Pisa, infatti, fu
istituita nel 1826 la prima cattedra di Egittologia al mondo per Ippolito Rosellini; nel 1828-29, inoltre,
l’orientalista pisano organizzò e diresse con J.F. Champollion la prima spedizione scientifica in Egitto che
fornì un’eccezionale mole di documenti, manoscritti e splendidi disegni, oggi conservati presso la Biblioteca
Universitaria di Pisa, e una straordinaria raccolta di antichità egizie, divise tra il Louvre e Firenze. I circa
2000 reperti destinati al Granduca furono spediti da Rosellini al porto di Livorno, scalo obbligato di tutte le
antichità che nel XIX secolo dall’Egitto arrivavano in Europa confluivano verso altri centri toscani e le grandi
collezioni di Torino, Parigi, Londra, Berlino, Leida ecc. Di questi reperti alcuni rimasero a Pisa e oggi sono
esposti nel Museo dell’Opera del Duomo e nelle Collezioni Egittologiche dell’Università di Pisa.
Una tale importanza, ben chiara agli addetti ai lavori, è quasi sconosciuta al di fuori della nicchia
egittologica. Il progetto si propone quindi di creare una rete di connessioni tra quegli operatori culturali
della regione che conservano materiale sulla missione di Rosellini e sulla formazione delle collezioni egizie
esistenti o comunque passate per la Toscana. In particolare, si vuole studiare, digitalizzare e indicizzare i
documenti della Biblioteca Universitaria di Pisa e dell’Archivio di Stato di Livorno relativi alle collezioni
giunte dall’Egitto nella prima metà dell’800, e collegarli tra loro e con gli oggetti stessi tramite un’app/web
app e un sito web creati appositamente. Inoltre, coniugando il digital storytelling su diversi formati (testi,
immagini HD, video, modelli 3D dei reperti del Museo dell’Opera del Duomo di Pisa e delle Collezioni
Egittologiche dell’Università di Pisa) si racconteranno tutti i passaggi che dalla Valle del Nilo hanno portato
alla creazione di altri grandi musei come il Museo Egizio di Torino. La platea illimitata del web garantirà una
diffusione ottimale della conoscenza del patrimonio culturale toscano e, di conseguenza, una grande
visibilità per gli operatori coinvolti. In tal senso, fondamentale sarà la partecipazione al progetto
dell’Istituto Centrale per il Catalogo Unico che, attraverso la Europeana Foundation e la sua piattaforma
digitale creata dalla Commissione Europea, darà una dimensione continentale ai frutti del lavoro
dell’assegnista.
Ambito Applicativo
Anno di Pubblicazione
2019
Bando
Progetti di Alta Formazione attraverso l’attivazione di Assegni di Ricerca in ambito culturale (Bando assegni di ricerca anno 2019)
Descrizione Bando
Progetti di ricerca in collaborazione fra Università/Enti di ricerca e altri soggetti pubblici o privati con l’obbiettivo di sostenere percorsi di alta formazione che integrino le conoscenze teoriche con le competenze realizzate in specifici contesti d’esperienza.
Università, Ente o Capofila Progetto
Università di Pisa
Dipartimento / Istituto
Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere
Acronimo
TEMA
Numero Assegni / Borse
1
Contributo Erogato
33.600,00 €
Cofinanziamento %
40%
Durata in mesi
24 mesi
Link Evento
https://www.youtube.com/watch?v=-kI2YeUaICQ&list=PLW5kU--3bfh1Q4zJjg-TRcFMMAG1iza7l&index=36&pp=iAQB
Codice Priorità Tecnologica
T.1.7
Codice Missione Strategica
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