Due ottimi risultati per la Scuola Normale Superiore di Pisa e per la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa nella World University Ranking 2024, una delle più accreditate classifiche internazionali curata dalla rivista britannica Times Higher Education, che ha valutato 1904 università in 108 paesi di tutto mondo e vede in vetta mondiale le università di Oxford, Stanford e Massachusetts Institute of Technology (MIT).
La Normale al secondo posto in Italia
[mark]La Normale si conferma come lo scorso anno tra i primi 200 atenei al mondo e nelle posizioni di vertice in Italia: è 168esima nella classifica mondiale e al secondo posto in Italia,[/mark] su 56 atenei italiani valutati, dietro all’Università di Bologna e davanti alla Sapienza di Roma, uniche tre italiane nella top 200.
I dati della classifica appena pubblicata si riferiscono all’anno accademico 2020/2021 e vedono la Normale piazzarsi quindi nella top 10% globale, facendo un balzo in avanti rispetto allo scorso anno quando era alla posizione 183.
Tra i parametri che hanno contribuito al successo della Scuola Normale c’è l’indicatore “Teaching”, che la vede occupare la posizione numero 72 a livello mondiale. Altri pilastri che registrano ottimi piazzamenti globali sono “research environment” (in cui vengono valutati aspetti come l’ambiente della ricerca e la reputazione accademica) ma anche l’internazionalizzazione degli allievi e dello staff accademico e la qualità della ricerca, come ad esempio il numero di citazioni su riviste scientifiche.
“Con la progressiva e continua diffusione di questi ranking, il contesto di riferimento a livello mondiale diventa sempre più competitivo ogni anno – commenta il direttore della Normale, il professor Luigi Ambrosio – seppure nella fluttuazione fisiologica dei risultati ottenuti, mantenersi nelle prime 200 posizioni e, di conseguenza, nella top 10 % appare un risultato positivo. Non essere presenti in tutte le discipline è un fattore certamente penalizzante e siamo consapevoli che abbiamo molti margini di crescita su specifici indicatori, come quello industry. Importante è la conferma di essere tra le prime tre istituzioni di alta formazione in Italia e continuare a svolgere un ruolo di riferimento per il sistema universitario del nostro paese”.
La Sant’Anna di Pisa tra i migliori 201-250 atenei
Ottimo piazzamento nella World University Rankings 2024 anche per la [mark]Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che conferma la sua posizione nella fascia tra le migliori 201-250 università al mondo[/mark], un risultato importante in un momento di grande crescita per l’ateneo per il numero di docenti, ricercatrici e ricercatori, allieve e allievi e progetti di ricerca acquisiti.
“Pur mantenendo un certo spirito critico sulla metodologia e sui meccanismi che regolano il funzionamento di queste classifiche, accolgo con soddisfazione il risultato del ranking generale diffuso da THE – commenta la rettrice della Sant’Anna, Sabina Nuti – con la conferma della Scuola Superiore Sant’Anna nella stessa fascia della precedente valutazione che è un risultato non scontato considerando che buona parte dei risultati su cui si basa la classifica sono basati sulla percezione di reputazione e di notorietà raccolta tra gli accademici in tutto il mondo che per la Sant’Anna è una sfida difficile da affrontare, considerando la sua giovane età. [mark]Il tema del posizionamento reputazionale e della notorietà a livello accademico è una bella sfida per tutti gli atenei ‘giovani’. La Sant’Anna sta lavorando per consolidare la propria reputazione, [/mark]con la consapevolezza che questi processi, per loro natura, richiedono tempi lunghi per cogliere risultati significativi”.
La scalata dell’Università di Firenze
Infine nel World University Rankings 2024 fa un balzo in avanti l’Università di Firenze, che sale tra i migliori 400 atenei del mondo e recupera quattro posizioni a livello nazionale: dal 16esimo posto del 2023 al 12esimo attuale, grazie al miglioramento registrato in tutti e cinque i parametri utilizzati nella valutazione.
“Siamo estremamente soddisfatti del risultato che abbiamo conseguito nella rilevazione WUR 2023 – commenta la rettrice Alessandra Petrucci – siamo cresciuti in tutti gli indicatori, segno che l’Ateneo sta lavorando molto bene nel suo insieme. Peraltro si tratta di un passo in avanti che ci viene riconosciuto da altre prestigiose classifiche internazionali. L’obiettivo che ci prefiggiamo è dare continuità al lavoro svolto finora, certi che potremo consolidare ulteriormente la nostra autorevolezza accademica internazionale”.